14/09 - 18.40
Riccardo Muti dirige la Philadelphia Orchestra ne La sagra della primavera di Stravinskij e in Shéhérazade di Rimskij-Korsakov.
In apertura ascoltiamo La sagra della primavera. Composta tra il 1911 e il 1913, la partitura più nota del compositore russo scandalizzò il pubblico del Théâtre des Champs Élisées il 29 maggio 1913 in una serata rimasta memorabile. Il balletto, oggi considerato uno dei capolavori della musica del Novecento, è diviso in due parti. La prima, intitolata L’adorazione della Terra, si articola in sei quadri: Introduzione – Gli auguri primaverili, danze delle adolescenti – Gioco del rapimento – Danze primaverili – Gioco delle tribù rivali, corteo del saggio, il saggio – Danza della terra. La seconda parte, intitolata Il sacrificio, si articola specularmente in altri sei quadri: Introduzione – Cerchi misteriosi delle adolescenti – Glorificazione dell’Eletta – Evocazione degli antenati – Azione rituale degli antenati – Danza sacrificale (l’Eletta).
Nel 1888 Nikolaj Rimskij-Korsakov scrive Shéhérazade op. 35, Suite sinfonica da Le Mille e una notte. La partitura si articola in quattro movimenti: Il mare e la nave di Sinbad; Il racconto del principe Kalendar; Il giovane principe e la giovane principessa; Festa a Bagdad, il mare, la nave s’infrange contro la roccia magnetica. “Il programma che mi ha guidato nella composizione di Sheherazade – scriveva il compositore russo – consiste in episodi separati e senza alcun legame tra di loro. Il legame è costituito da brevi introduzioni alla prima, alla seconda e alla quarta parte e da un intermezzo nella terza scritti per violino solo, che rappresentano la stessa Sheherazade mentre narra al terribile sultano i suoi racconti meravigliosi”. Solista al violino in questa edizione è Norman Carol.