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Esa-Pekka Salonen dirige due pagine di Debussy con la Los Angeles Philharmonic Orchestra, di cui è stato direttore principale dal 1992 al 2009.
In apertura ascoltiamo il Prélude à l’après-midi d’un faune, scritto tra il 1892 e il 1894 ispirandosi a una poesia di Stephane Mallarmé. Dopo averlo ascoltato il poeta scrisse al compositore: “Questa musica prolunga l’emozione del mio poema e ne fissa lo scenario più appassionatamente del colore”.
È poi la volta dei Tre Notturni. Scritti nel 1899, formano il primo grande trittico orchestrale di Debussy, che li presentò così: “Non si tratta della forma abituale del notturno, ma di tutto ciò che la parola contiene di impressioni e di luci particolari. Nuages: è l’aspetto immutabile del cielo con la lenta e malinconica processione delle nuvole, che termina in una grigia agonia dolcemente tinta di bianco. Fetes: è il movimento, il ritmo danzante dell’atmosfera con bagliori di luce improvvisa, e anche l’episodio di un corteo (visione abbagliante e chimerica) che passa attraverso la festa e vi si confonde. (…) Sirènes: è il mare e il suo ritmo mutevole, poi, tra le onde argentate di luna, si ode, ride e passa il canto misterioso delle sirene”.