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Pierre Boulez dirige Béla Bartók. Il grande musicista francese, instancabile sperimentatore, ha contribuito ha rinnovare la scena musicale del secondo Novecento anche con la sua attività di direttore d’orchestra. Oltre che attraverso le sue composizioni e attraverso le ricerche tecnologiche, Boulez ha innovato anche dal podio. Lo ha fatto cercando di restituire con rigore implacabile l’articolazione del pensiero dei grandi innovatori che l’avevano preceduto. Tra questi, oltre all’amato Stravinskij e ad altri compositori, troviamo anche Béla Bartók.
Del grande compositore ungherese Boulez ci propone qui tre brani. Per prima ascoltiamo la Suite di danze Sz. 77 nei tempi Moderato – Allegro molto – Allegro vivace – Molto tranquillo – Comodo – Finale, allegro. Esegue la Chicago Symphony Orchestra. Passiamo poi al Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra Sz. 95 nei tempi Allegro – Adagio, presto, adagio – Allegro molto con i Berliner Philharmoniker e Leif Ove Andsnes al pianoforte. Infine chiudiamo l’ascolto con le Scene ungheresi Sz. 97: Una sera con gli Székelyek – Danza dell’orso – Melodia – Leggermente ubriaco – Danza del porcaro. Esegue anche in questo caso la Chicago Symphony Orchestra.