03/05 - 12.02
L’unica apparizione del corno nella musica da camera di Brahms è nel Trio per corno, violino e pianoforte in mi bemolle maggiore op. 40, in sostituzione del violoncello. Lo ascoltiamo nell’esecuzione di Barry Tuckwell al corno, Itzhak Perlman al violino e Vladimir Ashkenazy al pianoforte. La partitura si articola in quattro movimenti: Andante, poco più animato – Scherzo, allegro – Adagio mesto – Finale, allegro con brio. L’ispirazione iniziale arriva durante una passeggiata nei boschi. È l’estate del 1864, a cui segue la morte della madre del compositore. Nella primavera successiva il Trio è finito. La prima esecuzione ha luogo il 28 novembre del 1865 a Zurigo con l’autore al pianoforte. Cinque anni dopo, a Vienna, Clara Wieck commenta così l’accoglienza fredda riservata al Trio: “Non hanno capito questo lavoro così ispirato e interessante, benché il primo tempo, per esempio, trabocchi di melodie insinuanti e l’ultimo di freschezza vitale. Anche l’Adagio è splendido, però difficile da capire al primo ascolto”.