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Ricordiamo il pianista Maurizio Pollini, recentemente scomparso, ascoltando la sua interpretazione delle 33 variazioni su un valzer di Diabelli op. 120 di Beethoven.
Si tratta dell’ultima grande composizione pianistica del genio di Bonn. La vicenda compositiva di queste variazioni si protrae per un ampio lasso di tempo, tra il 1819 e il 1823, venendo così a sovrapporsi cronologicamente sia alle tre ultime sonate che ai due grandi progetti sinfonico-corali della Nona Sinfonia e della Missa solemnis. L’occasione nasce dall’idea dell’editore Diabelli di commissionare ai maggiori musicisti del tempo una variazione ciascuno su un tema da lui proposto: Beethoven ne scrisse 33, creando un monumento di quasi un’ora di musica.