Nel primo pomeriggio abbiamo costruito per voi una breve antologia di brani per pianoforte e orchestra di Saint-Saëns, Franck e Chopin.

Partiamo con il Concerto n. 4 in do minore per pianoforte e orchestra scritto da Camille Saint-Saëns nel 1875. Il pianista Alfred Cortot lo ha definito “l’opera la più completa composta da Saint-Saëns per il pianoforte. (…) Qui Saint-Saëns sfrutta un principio ciclico che non ha nulla in comune con quello di Franck, e nel quale i temi generatori non vengono impiegati come leitmotiv carichi di significato e di conseguenze, ma trattati semplicemente come elementi d’architettura musicale, e pretesto a trasformazioni piuttosto che a sviluppi. L’esistenza di idee melodiche o di ritmi comuni a tutte le parti dell’opera e che assicurano una dipendenza reciproca tra queste, conferisce a questo Concerto un’unità di carattere e di linea veramente notevoli”. Lo ascoltiamo nell’esecuzione di Robert Casadesus con l’Orchestra Nazionale della Radiodiffusione Francese diretta da Jascha Horenstein.

Stessi interpreti per le Variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra scritte nel 1885 da Cèsar Franck, considerate il suo capolavoro. Eseguita per la prima volta a Parigi l’anno successivo, questa pagina riunisce le variazioni in una struttura complessa e unitaria, nello spirito appunto della sinfonia.

In chiusura troviamo l’Andante spianato e Grande polonaise brillante, in mi bemolle maggiore scritto da Frédéric Chopin tra il 1830 e il 1835. L’Andante spianato era stato concepito inizialmente come un Notturno ma successivamente l’autore pensò di accostarlo all’estroversa vivacità della Polacca. L’accompagnamento strumentale è di supporto alla parte pianistica, al punto che spesso la Grande Polacca viene presentata nella versione per pianoforte solo. Stavolta abbiamo Emil Gilels al pianoforte con l’Orchestra Sinfonica di Stato dell’Unione Sovietica diretta da Kyrill Kondrashin.