IL Quatuor Terpsycordes suona Schubert

30/05 - 15.40

ll Quatuor Terpsycordes suona Schubert. Apre l’ascolto il Quartetto in re minore n. 14 D. 810, “La morte e la fanciulla”, seguito dal Quartetto in la minore, op. 29 D. 804, “Rosamunde”.

Ormai vicino alla morte, nel Quartetto in re minore D. 810 Schubert recupera e sviluppa il tema del Lied “La morte e la fanciulla”, scritto nel 1817 su testo di Matthias Claudius. Il Quartetto non fu eseguito in pubblico né pubblicato mentre l’autore era in vita. Per la prima pubblicazione, a cura di Josef Czerny, bisognerà aspettare il 1831. La partitura si distingue per la solida unità strutturale, per la coerenza lirica e per la qualità dell’elaborazione formale. Non a caso, Walter Dahms lo considera l’anello di congiunzione più diretto tra Beethoven e Brahms.

Anche nel quartetto “Rosamunde”, scritto come il precedente nel 1824, Schubert usa  materiale composto precedentemente: un tema tratto dalle musiche di scena per Rosamunde di Helmina von Chézy e un motivo dal Lied “Gli Dei della Grecia”, scritto nel 1819 su testo di Schiller. Lirismo, malinconia e sospensione ne dominano lo sviluppo.

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