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Tra i grandi interpreti del secolo scorso, Rudolf Serkin si è distinto per lo stile asciutto, tutto volto alla comprensione degli autori, schivo da ogni protagonismo esecutivo. Lo testimoniano anche le sue interpretazioni dei due concerti per pianoforte e orchestra che vi proponiamo oggi. In apertura ascoltiamo il Concerto n. 1 in sol minore per pianoforte e orchestra op. 25 di Felix Mendelssohn-Bartholdy registrato con la Columbia Symphony Orchestra diretta da Eugene Ormandy. A seguire il Concerto in re minore op. 15 per pianoforte e orchestra di Johannes Brahms con la Cleveland Orchestra diretta da Georg Szell.
Rudolf Serkin è nato nel 1903 a Cheb, in Boemia, da una famiglia ebrea di origine russa. Stabilitosi a Vienna a nove anni, è stato un enfant prodige, debuttando con l’Orchestra filarmonica di Vienna nel 1915. Studiò pianoforte con Richard Robert e composizione con Joseph Marx e Arnold Schönberg. Per questo Serkin può essere definito austriaco pur essendo ebreo-russo e avendo passato gran parte della vita in giro per il mondo. Naturalizzato statunitense, è morto a Guildford, in Vermont, nel 1991.