26/10 - 18.40
Mariss Jansons dirige due la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam in pagine firmate da Igor Stravinskij e da Sergei Rachmaninov. Scomparso nel 2019, il grande direttore lettone ha guidato questa orchestra dal 2002 al 2015.
Di Igor Stravinskij ascoltiamo Petrouchka, scene burlesche in quattro quadri nella revisione del 1947. Scritto nel 1911, il balletto è andato in scena con le coreografie di Michel Fokine l’anno successivo. “Componendo questa musica – scrive Stravinskij in Cronache della mia vita – avevo nettamente la visione di un burattino scatenato che, con le sue diaboliche cascate di arpeggi, esaspera la pazienza dell’orchestra, la quale a sua volta gli replica con minacciose fanfare. Ne segue una terribile zuffa che, giunta al suo parossismo, si conclude con l’accasciarsi doloroso e lamentevole del povero burattino”.
Anche le Danze sinfoniche op. 45 scritte da Sergei Rachmaninov nel 1940 sarebbero probabilmente diventate un balletto se Michel Fokine non fosse morto. Ultima opera del compositore russo, le Danze sinfoniche sono dedicate alla Philadelphia Orchestra e al suo direttore Eugène Ormandy. Come Petrouchka, anche questa partitura era nata per pianoforte, stavolta a quattro mani. La provarono, nella villa di Beverly Hills dove Rachmaninov aveva ricostruito un angolo della vecchia Russia, lo stesso autore insieme a un altro esule russo, il pianista Vladimir Horowitz.