Manfred Honeck dirige l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino venerdì 3 settembre alle ore 21 alla Cava di Roselle (Grosseto). In programma pagine di Mozart e Beethoven.
Apre il concerto l’Ouverture dall’opera La clemenza di Tito, commissionata a Mozart nel 1791 per l’incoronazione di Leopoldo II d’Asburgo a re di Boemia. Come si addice a un’opera celebrativa, l’Ouverture comincia con un gesto orchestrale solenne, un disegno ascendente in ritmo puntato dell’accordo di tonica dal carattere regale che ricompare anche prima della coda.
A seguire la Serenata notturna in re maggiore K. 239, composta a Salisburgo nel 1776. La caratterizzano il numero esiguo di movimenti rispetto alla prassi – solo tre – e la suddivisione degli archi in due gruppi distinti come nel concerto grosso barocco. Un primo gruppo è costituito da quattro archi solisti – due violini, viola e contrabbasso – mentre il secondo comprende archi e due timpani.
In chiusura la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 che Beethoven scrisse tra il 1811 e il 1812. Richard Wagner la definì “l’apoteosi della danza” come sublimazione dell’elemento ritmico. La parola d’ordine nella Settima è infatti ‘ritmo’, che dal primo all’ultimo movimento regola e sostanzia un discorso drammatico in continuo divenire.

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Foto di Michele Monasta