30/04 - 13.00
Kurt Sanderling dirige i Berliner Philharmoniker in un programma che passa da una sinfonia di Franz Joseph Haydn a una di Dmitri Šostakovič. Il grande direttore, nato nel 1912 in Polonia, è morto dieci anni fa a Berlino, dove si era formato. Ebreo, lascia la Germania nel 1936 e vive in Russia fino al 1960. Qui nel 1942 stringe amicizia con Šostakovič, di cui ascoltiamo la Sinfonia n. 15 in la maggiore, op. 141.
Composta nel 1971, quando Sanderling è alla direzione dell’orchestra sinfonica di Berlino Est da ormai undici anni, l’ultima sinfonia di Šostakovič fonde materiale tematico eterogeneo. Nel primo movimento si incontra subito un tema tratto dalla sinfonia del Guglielmo Tell di Rossini mentre nel quarto compare il tema della marcia funebre del Siegfried di Wagner. E non mancano echi stravinskiani.
Varietà e festosità accomunano la Sinfonia n. 15 di Šostakovič e la Sinfonia n. 82 in do maggiore “L’orso” di Haydn, che chiude quest’ascolto dedicato a Sanderling. Scritta nel 1786, è la prima delle sei sinfonie dette “parigine” perché commissionate a Haydn da “Les Concerts de la Loge Olympique” di Parigi. Il titolo L’orso è legato al primo tema dell’ultimo movimento, in cui i bassi insistono su una stessa nota preceduta da una breve appoggiatura che evoca il passo traballante di un orso ammaestrato.