David Oistrakh suona Lalo e Taneyev

20/04 - 15.40

Il violinista David Oistrakh suona due pagine di Eduard Lalo e Sergei Taneyev con la Philharmonia Orchestra. Stesso solista e stessa orchestra ma diversi direttori. Per la Symphonie Espagnole per violino e orchestra, op. 21 di Eduard Lalo troviamo sul podio Jean Martinon. È invece Nikolai Malko a dirigere la Suite da concerto per violino e orchestra in la minore, op. 28 di Sergei Taneyev.
Scritta nel 1874 e tenuta a battesimo da Pablo de Sarasate a Parigi l’anno successivo, la Symphonie Espagnole riscosse subito grande successo. È tuttora il brano più noto di Eduard Lalo, a sua volta abile violinista. Nonostante il titolo, si tratta di un concerto per violino e orchestra, anticipatore della fascinazione per la musica iberica che di lì a poco avrebbe trovato espressione in brani di altri compositori francesi, da Emmanuel Chabrier a Maurice Ravel. Al posto della consueta partizione in tre movimenti, la partitura si articola in cinque movimenti.
L’unica composizione di Sergei Taneyev per violino solista vede la luce tra il 1908 e il 1909. Dedicata a Leopold Auer, la Suite da concerto per violino e orchestra attinge da tradizioni diverse, da quella barocca a quella romantica. Vi si ritrovano echi di danze arcaiche e nazionali sotto il segno di uno spiccato virtuosismo.

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